BENVENUTI!
E' uscita la mia prima raccolta di poesie: LE PIUME DEL FATO, Edizioni Del Leone.
Con grande piacere condivido in questo spazio alcune delle poesie della raccolta.
Sono molto gradite impressioni e critiche.
Cari saluti!
Chiara Inesia
Con grande piacere condivido in questo spazio alcune delle poesie della raccolta.
Sono molto gradite impressioni e critiche.
Cari saluti!
Chiara Inesia
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lunedì 25 ottobre 2010
QUEL TOCCO
Quel tocco, quel tatto
negato, strappato
a sospendere vite
che illuse resistono
ancora
e sperano e bramano
e inseguono e chiedono
Ma distante e diffuso
tu vai
E fili di appese speranze
sciolti e slegati
si spezzano e cadono
solcando la terra
che mobile e franosa
cede e si sgretola
ed apre voragini
che tutto risucchiano e annullano
cancellano, distruggono
E tutto finisce
e tutto perisce
e nulla rimane
Pensiero che crei
che forme e strutture
plasmi nel tempo
torna a elevarti
più libero e saggio
e disegna valori
più solidi e concreti
gioie e felicità
pulsanti e costanti
fatte del vero
del puro
di essenza interiore
che si autoalimenta
che si autosostenta
così che nel presente immanente
la fiamma, la luce
sempre portata
e mai più abbandonata
illumini e rischiari
accompagni e sostenga
minuscoli e intensi
frammenti di vita
che esiste così
perfetta così
Divina così
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
MILAGRO
La spada che sguaini
l’insicurezza che ammaini
il fiume che scorre
e forte corre
come il sangue nelle vene
che freme
e ogni paura sconviene
in questo istante
milagro di incrudescenza
di ogni ragionevole esistenza
fitta, sfitta, ritta e retta
come la via
che regge ogni follia
Miracolo di risonanza rara
questa nostra permanenza ignara
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
ESTREMA LATITANZA
Imparerò questa distanza
- estrema latitanza -
di nuclei di dipendenza
- miserabile esistenza -
che dentro mi fanno andare
nei miei giorni bui a scovare
il sole che tarda ad arrivare
il mare che è lì ad aspettare
Venere risorgere da acque ignare
Urano ha infranto il sogno vano
e nessun seme mi rimane più in mano
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
LA SPINA
La spina che incontro nel cuore
è una volta ancora
l’essenza del tuo amore
Mi pensi, mi richiami
io mi volto
ma tu ti sei già tolto
per poi rigirarti
e fulmineo riacchiapparmi
incapace di abbandonare
la fusione delle nostre anime rare
Neppure io ho ancora quel coraggio
di lasciarci ognuno al nostro viaggio
perché compagno silenzioso
sei anche ora qui con me
nel mio passo timoroso
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
SILENZIO PER FAVORE...
…voglio andare nel mio cuore
e finalmente riscoprire
ciò che solo ed unico mi potrà nutrire
quell’essenza che a realizzare
conoscerà la sua vera direzione
e non potrà mai più sbagliare
E mai più perdizione e smarrimenti
e mai più dolori e patimenti
per avere annullato e cancellato
la voce del mio fantastico creato
che mai scorto e addobbato
ho sempre troppo ignorato e snobbato
credendo da fuori sempre migliore
il nido, la protezione
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
BISOGNO PRIMORDIALE
A fasi il sentire
richiama all’amore
a gridare e gioire
e ad esplodere il cuore
che non può più contenere
questo bisogno primordiale
di nutrire e amare
Ma così come l’autunno sta per arrivare
non c’è neppure ora per me
espansione e nuovo amore,
ma spogliamento e annullamento
di quel fuoco ancora da appagare
arriverà il freddo,
da cui da sola a proteggermi
dovrò imparare
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
OSSESSIONI SINUOSE
L’afonia consuma
la sede al pensiero
perturbante e incanalante
schizzi, schemi, disegni e inganni
dei soliti sporchi affanni
Ossessioni sinuose
danzano, fluttuano e bevono
il calice di veleno
e permangono a deviare
il sano percorso che porta al mare
Acqua che calmi, lenisci e pulisci
ulcere infette e marce di bruciore
portami e lasciami oltre l’ardore
perché non ho più spazio qui
al mio onore
non ha più valore ormai
il mio madido cuore
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
CAREZZA DELL'ANIMA
Carezza dell'anima
passi sul mio corpo stanco
e ridai vita al sogno infranto
Velluto sul cuore
nutri d’amore
come fiore accogliente
il mio nido silente
Chi ti ha mandato
mio angelo adorato
ad ammorbidire e lenire
le mie spine di bile?
Compito ingrato
a riafferrare il mio cuore
stracciato e lacerato
dal mio lato adombrato
Ma forse sì, ci potrai riuscire
se solo saprai essere
erba fresca nel fienile
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
mercoledì 29 settembre 2010
IL SOGNO STRAPPATO...
perché nel freddo m’hai lasciato
nel vuoto fermo e inetto
stoppato, fermato, bloccato
dal muoversi, dal proseguire
mi hai messo e preparato
per il mio viaggio solitario
Seduta, imbragata e ben rifornita
di strumenti, attrezzi e manuali
pronta e confezionata
ma di ciò
che più mi nutriva privata:
tu e le tue immense mani
che tutto davano e portavano
giochi, figurine
bambole e automobiline
amore, pazienza
forza e sicurezza
E immobile e in attesa
in quello spazio
ingombrante e soffocante
tutti mi aggredivano
e non mi capivano
tutti mi toccavano
ma non mi compravano
sola, piccola, ferma
incapace, bella e procace
così mi hai lasciato
e mai più sei tornato
E ti cerco
ancora
e tu parti e non torni
ancora
e tutte le volte ti afferro
ancora
ma poi sguilli
e io vacillo
e mi perdo
e annego
ancora
in quel mare nero
che lontani ci teneva
e che incubo è
aspettandoti
ancora
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
lunedì 31 maggio 2010
FULMINE
Può forse dal cielo il fulmine
impedirsi e risparmiarsi
per non bruciare e danneggiare
ciò che ha necessità di cambiare?
Fatta curandera
perché dal fulmine colpita
così lei e invece io
in altri termini e maniere
non temerò più il mio potere
che non di acqua ma di fuoco
ha l’anima e il cuore in toto
e allora i miei fili brucerò
e libera volerò
Perché mani indegne e sozze
non mi terranno più
a testa in giù
Ma sganciati cordoni insani
non mi confonderò più tra i rami
e spunterò con balzo felino
verso il mio vero e sano destino
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
BISOGNI
Dolore, dolore, dolore
Bisogni come voragini di abissi
da colmare
che ululano come gatte graffianti
che lugubri e notturne tentazioni
chiamano, chiedono e vogliono
che a squartarmi il cuore
mi si farebbe meno male
E il buio si è mangiato la luce
e il desiderio e il bisogno
hanno cancellato l’amore
e così ancor più la rabbia
insiste e mi attanaglia
mi sfinisce e mi incaglia
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
domenica 18 gennaio 2009
NUVOLA BENEDETTA
Non ti ho mai conosciuto
non ti ho mai vissuto
immagine perfetta e ideale
hai aleggiato come nuvola benedetta
sulla mia realtà innaturale
Impedendomi i tuoi difetti
e le tue imperfezioni
mi hai convinto di un mondo
pieno di fiori e di colori
Ma giorni maledetti
han colato pioggia acida dai tetti
e han stracciato l’immagine ideale
del mio mondo addobbato a carnevale
Maschere illusorie di realtà ingannatorie
han coperto i sensi alle mie antenne captatorie
e incosciente m’hanno lasciata
innanzi alla realtà adombrata
Così sguarnita mi son ritrovata
a sciogliere il bando alla matassa arrotolata
che bollenti inferni e algidi inverni
mi ha fatto annodare e districare
per ritrovarmi dilaniata sulle sponde di quel mare
a scalare, salire, scivolare, guadagnare
l’agognata riva
per riconoscere e imparare
ciò che mai più mi farà sbagliare
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
giovedì 16 ottobre 2008
RABBIA E VENDETTA
Rabbia e vendetta
e se non fossi io
già ti avrei infilzato
lì giù per quella vetta
a sputare sangue nero
dal tuo cuore intriso di veleno
Che mai amore
ha conosciuto Bacco
per quel tatto sfatto
inetto e rarefatto
hai vomitato putrefascente
fumi e lava incandescente
e a me poi hai ridato
il tuo dolore ingrato
Così ora forte e densa
nella mia rabbia intensa
vorrei solo sparare
l’ultimo fuoco di questo carnevale
per ridurre a pezzi e strisce
il tuo corpo minimo
di lische lisce
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
venerdì 3 ottobre 2008
SPAZIO SCONOSCIUTO
Non conosco l’origine del mio dolore
è qualcosa che prende
che prende e va dentro sempre più dentro,
sempre più a fondo nella mente, nelle viscere
perché sei lontano
perché ancora non torni
e mai tornerai
E’ solo un’ossessione
non un sogno da realizzare,
è solo un’illusione
non un pensiero da ipotizzare
Non c’è niente qua di sano
sporcata di questa pece
non so quale muro ancora
andare ad imbrattare
quale destino ancora
da negare
Non sono giorni questi
che avevo creduto tali
non quelle speranze
che forti dentro sentivo naturali
Arrotolarmi nella mia veste
sporca e sudicia
e infruttuosa e sterile
e algida e inanimata,
non questa credenza mi era stata data
Ma con questo devo fare i conti
rapporti contorti di intrugli, magie e artefici
realtà e verità mie e altrui,
qua sola nella mia culla vuota
Su questi sassi
passano ora i mie passi
su questi massi
provo ad arrampicarmi
per non cedere alla tentazione
del vuoto e della nullità
Ma cado, scivolo franando
e la roccia penetra le scaglie nella pelle
e giù più a fondo
trapassa la durezza della mia corazza
ancora troppo fiacca
e arriva a gocciolare il sangue
che trasuda, sgorga
come fonte di vita e più di dolore
Accatastata sotto le macerie
ho solo due possibilità:
arrendermi e lasciare correre lento il tempo
che mi finirà
o riprendere ancora le forze eterne
e rialzarmi e riassettarmi
per un altro colpo, per un’altra asperità
Ma sono stanca
e aspetto allora che il tempo
faccia il suo componimento
e lo esorto in fretta perché
ogni goccia di pioggia che cadrà
mi nutrirà e mi fortificherà
e lui allora non mi potrà più annullare
così come nulla è l’ora scorsa
che passata e previa già non è più scorta
dalle lancette di quel quadrante
e caduta e decaduta si è persa in un solo istante
nell’attimo in cui il tempo ha segnato il nuovo minuto
frammento di uno spazio sconosciuto
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
giovedì 25 settembre 2008
RINTOCCHI
Perché il compiuto, il compìto
stordito, tradito e svilito
affonda e sparisce
in quel lago in cui
l’anima
marcisce e finisce passati malati
a inseguire aquiloni alati
Nette fantasie di secoli di anonimie
cesti e fiocchi di fraudolenti balocchi
sfatati e annientati
tolgono succhi di veleno agli occhi
e colano bave di fasulli abbocchi
alla vita, all’anima, all’amore
E mai più quell’errore
batterà rintocchi
di miseria e orrore
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
lunedì 22 settembre 2008
IL PECCATO
E se poi l’ombra
quel sussulto di cuore
del veleno d’amore
riemergesse e scivolasse
come tela bagnata
che torna dal mare
dal naufragio lontano
che tutto ha inghiottito e derubato
lasciando solo a galleggiare
ciò che inanimato e svuotato
del principio elementare
porta solo il ricordo
dell’esiliato amore?
Non fu forse quel fato
a vacillare ed inciampare
mosse sdozze e immaginarie
di nature morte e ripiegate
che inconsistenti e millantanti
erano destinate
a svolgersi e rivelarsi
nel percorso accidentato
che all’animo sgusciato
avrebbe condotto e destinato?
Per rifiorire e rigenerare
l’essenza pura e immateriale
che reincarnata e riposizionata
tornerà
ai suoi doni e ai suoi tesori
e in quel suo fiume
scorrerà
e libera viaggerà
nel mondo umano e disumano
dimensione unica
per vivere e per soffrire
per imparare e per sbagliare
unione di perfetta dualità
che solo in terra si realizzerà
per quel frutto che rubato
questo miracolo ha avverato
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
giovedì 18 settembre 2008
LIBRO SALSO
Sono impotente, davanti a distese immense
di pianti, di rabbie, di sogni, di dolori
ricordi di emozioni
ancor più orrori
negati, mascherati, deviati e rinunciati
per il buonsenso, per il buon agire
che così ci si fa sempre più intimidire
e negare e annullare, cancellare e smembrare
emergendo ciò che non ci appartiene
ma che del mondo ci vale il bene
Perpetuando ingenui il disegno falso
conduciamo giorni e storie al libro salso
che un dì poi
sanguinerà bruciante
le corrosioni della ferita urlante
che chiamerà ed imporrà
riemersione e rivalutazione
del vero e antico livello di lesione
e dentro alla carne sbranata e dilaniata
dal silenzio e dalla menzogna
troveremo senso alla carogna
che morta e incenerita
è già seme
di nuova vita
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
IL SOGNO STRAPPATO...
…perché non sei mai tornato
perché nel freddo m’hai lasciato
nel vuoto fermo e inetto
stoppato, fermato, bloccato
dal muoversi, dal proseguire
mi hai messo e preparato
per il mio viaggio solitario
Seduta, imbragata e ben rifornita
di strumenti, attrezzi e manuali
pronta e confezionata
ma di ciò
che più mi nutriva privata:
tu e le tue immense mani
che tutto davano e portavano
giochi, figurine
bambole e automobiline
amore, pazienza
forza e sicurezza
E immobile e in attesa
in quello spazio
ingombrante e soffocante
tutti mi aggredivano
e non mi capivano
tutti mi toccavano
ma non mi compravano
sola, piccola, ferma
incapace, bella e procace
così mi hai lasciato
e mai più sei tornato
E ti cerco
ancora
e tu parti e non torni
ancora
e tutte le volte ti afferro
ancora
ma poi sguilli
e io vacillo
e mi perdo
e annego
ancora
in quel mare nero
che lontani ci teneva
e che incubo è
aspettandoti
ancora
Chiara Inesia Sampaolesi, da Le piume del fato, Edizioni Del Leone, 2008
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